Topographically selective motor inhibition under threat of pain
La capacità di prevedere il dolore è essenziale per la sopravvivenza. Ci aiuta a scegliere rapidamente risposte difensive per ridurre i danni fisici e, ancora più importante, a evitare danni futuri. Questo processo si basa in gran parte sull’apprendimento: il cervello utilizza le esperienze passate per riconoscere segnali che anticipano un possibile pericolo.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Pain dell’International Association for the Study of Pain (IASP) ha esplorato come il sistema motorio reagisca quando ci aspettiamo di provare dolore. La ricerca, condotta dalla dott.ssa Sonia Betti del Dipartimento di Psicologia Generale in collaborazione con il prof. Giuseppe di Pellegrino e la dott.ssa Francesca Starita dell’Università di Bologna, ha indagato come il sistema motorio reagisca in anticipazione di un dolore a un lato del corpo e a uno specifico muscolo.
Nell’esperimento, ai partecipanti venivano mostrati stimoli visivi che potevano anticipare o meno una stimolazione dolorosa su un braccio o una mano, del lato destro o sinistro del corpo. Utilizzando la stimolazione magnetica transcranica, i ricercatori hanno potuto misurare l’attività della corteccia motoria mentre i partecipanti si aspettavano di ricevere dolore.
I risultati mostrano come l’anticipazione del dolore attivi un’inibizione motoria che è "mappata" in base alla zona del corpo interessata. Emerge quindi come il sistema motorio risponda in maniera differente a stimoli associati al dolore rispetto a stimoli neutri, e in funzione del lato del corpo in cui ci si aspetta che il dolore si verifichi. È interessante notare che la risposta inibitoria appare svilupparsi in assenza del dolore, bensì alla sola idea che il dolore possa verificarsi o ripresentarsi, in particolare nelle persone con livelli più alti di ansia di tratto.
Comprendere meglio come il sistema motorio risponda al dolore può avere importanti applicazioni in campo clinico. Infatti, alcuni adattamenti motori sono utili per evitare danni immediati dopo un dolore acuto, ma se questi si prolungano nel tempo possono diventare disadattive e contribuire a condizioni croniche. Studiare questi meccanismi può contribuire allo sviluppo di trattamenti più efficaci per i disturbi legati al dolore.
Link all’articolo:
https://journals.lww.com/pain/fulltext/2024/12000/topographically_select...
Betti, Sonia; Badioli, Marco; Dalbagno, Daniela; Garofalo, Sara; di Pellegrino, Giuseppe; Starita, Francesca. (2024). Topographically selective motor inhibition under threat of pain. PAIN 165(12), 2851-2862. DOI: 10.1097/j.pain.0000000000003301